Art. 98 – ZONA C1 – Residenziale estensiva

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Art. 98 – ZONA C1 – Residenziale estensiva
Le zone zone residenziali C1 e C1* sono concentrate in tre ambiti del territorio comunale:
• a Nord dell’abitato posto a cavallo di Via del Porto e ed attiguo al comprensorio K2, con una St pari a 19,30 Ha;
• a Nord-Ovest dell’abitato, a ridosso della intersezione fra la circonvallazione Istoniense e Via Mazzini, con una St pari a 17,60 Ha;
• a Sud-Ovest dell’abitato, e diviso in due sotto ambiti dall’Autostrada A14 in prossimità del Comprensorio K1 e Sant’Antonio Abate, con una St pari a 30,50 Ha;
 
Per tali ambiti, alla luce delle esigenze socio-economiche inerenti la loro trasformabilità, è necessario predisporre, ai sensi dell’art.7 della LR n.47/90, tre Progetti d’Area, uno per ogni ambito, tesi ad un più organico assetto delle funzioni, degli usi e dei parametri di Piano. Per cui le nuove edificazioni, in detti ambiti, sono subordinate alla redazione di un Piano d’Area Comunale (PAC), che in via prioritaria è redatto dall’Amministrazione Comunale, ma può essere proposto anche da un’associazione di privati, in tal caso il PAC deve essere corredato da apposita convenzione. Il PAC è approvato dal Consiglio Comunale e segue le procedure del artt. 21 e 22 dell LUR n.18/83 nel testo in vigore. Il PAC è assimilabile ad un Piano Integrato ai sensi del comma 6 art.30 bis della LUR n.18/83.
Usi principali:
1.1 – abitazioni private 1.2 – abitazioni collettive 2.1 – asili nido, scuole materne 2.2 – scuole dell’obbligo 2.3 – servizi collettivi: delegazioni, servizi culturali, centri civici, centri sociali e socio sanitari, ambulatori, mercati 2.4 – servizi religiosi 2.5 – verde attrezzato
Usi complementari:
3.1 – negozi e botteghe 3.2 – pubblici esercizi 3.3 – uffici, studi, ambulatori 4.2a – medie strutture di vendita con Sun ≥ 250 mq e ≤ 1.000 mq 4.7 – attrezzature sociosanitarie: poliambulatori, cliniche, ecc 4.8 – attrezzature culturali: biblioteche, musei, sale riunioni, ecc 4.9 – attrezzature per lo spettacolo: cinema, teatri, discoteche, ecc
Modalità d’intervento:
Intervento indiretto
Tipi d’intervento:
MO –Manutenzione Ordinaria MS – Manutenzione Straordinaria RC – Recupero e risanamento conservativo RS – Restauro RE – Ristrutturazione edilizia
NC – Nuova Costruzione
Regole per l’intervento:
Intervento indiretto Negli ambiti costituiti dall’insieme dei comprensori C1 e C1*:
• il primo posto a Nord dell’abitato posto a cavallo di Via del Porto e ed attiguo al comprensorio K2;
• il secondo posto a Nord-Ovest dell’abitato, a ridosso della intersezione della intersezione fra la circonvallazione Istoniense e Via Mazzini;
• il terzo posto a Sud-Ovest dell’abitato, e diviso in due sotto ambiti dall’Autostrada A14 in prossimità del Comprensorio K1 e Sant’Antonio Abate;
Le trasformazioni edilizie sono subordinate all’approvazione di un PAC Piano d’Area Comunale, redatto nel rispetto dei seguenti parametri:
 Sun superficie netta ≤ 0,26 mq/mq di superficie territoriale
 Pi numero dei piani fuori terra ≤ 2 (due)
 H ≤ 7,50 mt. rispetto alla quota stradale di riferimento per le residenze
 Dc ≥ 5 ml dai confini e non inferiore ad ½ di H
 Df ≥ 10 ml dai fabbricati esistenti e comunque non inferiore ad H
 Ds ≥ 10 ml
 Us indice di utilizzazione del suolo ≤ 0,35 mq/mq di St
 Ip Indice di piantumazione ≥ 40 alberi per Ha
 Sp superficie permeabile ≥ 0,15 St
 P3 parcheggi di pertinenza alle residenze≥ ⅓ di Sun
I parcheggi per i locali commerciali sono quelli considerati di specifica pertinenza ai seni dell’art.7 L.R. n.62/99 1 mq/mq di Sun per pubblici esercizi (3.2) e negozi e botteghe (3.1) per le medie strutture di vendita con Sun ≥ 250 mq e ≤ 1.000 mq 2 mq/mq di Sun se la Se<1.000mq In ogni progetto unitario di intervento, la superficie fondiaria di concentrazione delle volumetrie non potrà superare il 65% della superficie territoriale, mentre il rimanente 35% della superficie, da destinare ad opere di urbanizzazione primaria e secondaria, dovrà essere ceduto al Comune a titolo gratuito secondo apposita Convenzione da stipulare tra le parti. Nelle Zone C1 e C1* almeno il 30% della Sun edificabile dovrà essere destinata all’edilizia sovvenzionata e/o convenzionata. Nel caso in cui il PAC è predisposto da privati:
 
• Le aree da cedere,previo accordo con l’Ufficio urbanistico prima della presentazione del piano attuativo,dovranno essere collocate in modo che siano contigue e direttamente accessibili da strade o spazi pubblici e comunque secondo le indicazioni che l’Amministrazione si riserva di stabilire.
• Nella progettazione e nella conseguente delimitazione delle aree di uso pubblico, si dovrà tener conto delle aree già cedute al Comune in altre lottizzazioni contigue in base agli interventi già approvati.
Prescrizioni procedurali
1. L’intervento indiretto, se predisposto dal comune, si esplica attraverso le seguenti fasi:
a) Redazione del PAC;
b) Acquisizione del parere prescritto dall’art.13 della L. n.64/1974;
c) Adozione, con delibera di Consiglio Comunale;
d) Deposito in Segreteria Comunale e pubblicazione della delibera esecutiva per trenta giorni consecutivi necessari per la presentazione delle osservazioni;
e) Conferenza di servizi ai sensi dell’art.14 comma 2 della L.241/90, da tenersi entro 60 gg. dalla scadenza del termine delle osservazioni;
f) Il Consiglio Comunale, entro 120 gg. dalla scadenza del termine delle osservazioni, decide sulle osservazioni ed approva il PAC.
g) La delibera di approvazione deve essere pubblicata sul B.U.R.A. ed entro 60 gg dalla data di comunicazione al comune di esecutività della stessa, questa deve essere affissa all’albo pretorio ed essere notificata a tutti i proprietari degli immobili interessati dal PAC in forma di citazione.
2. L’intervento indiretto (PAC), se predisposto dai privati, si esplica attraverso le fasi descritte al punto 1, inoltre deve essere corredato di apposita convenzione. La convenzione deve garantire la coerenza dell’intervento con la strategia di Piano, deve contenere un’analisi costi-benefici che dimostri la validità sociale dell’intervento; deve contenere le necessarie garanzie economiche e deve garantire, attraverso un programma, una pronta realizzazione delle opere previste.
3. Sugli edifici esistenti sono ammessi i seguenti interventi MO, MS, RC, RS, RE.1

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